VARI STATI DEPRESSIVI IN ADOLESCENZA

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La Depressione in Adolescenza 


Distimia
Prende questo nome il disturbo depressivo che si manifesta, come nell’adulto, con affaticamento, scarsa autostima, difficoltà a concentrarsi, sentimenti di abbandono, senso di solitudine, incremento o diminuzione del sonno e dell’appetito; non sono presenti periodi superiori ai due mesi liberi dai sintomi. La distimia può essere anche preludio ad un disturbo depressivo maggiore nell’età adulta.

Disturbo depressivo stagionale Come accade per gli adulti, anche negli adolescenti può essere presente un disturbo affettivo stagionale che si manifesta in genere tra ottobre e novembre, periodo in cui è presente lo stress dovuto alla ripresa dell’anno scolastico. Questa coincidenza rende più difficile la diagnosi differenziale tra disturbo affettivo stagionale vero e proprio ed altri tipi di disturbidell’umore.

Stati misti dell’umore 
Molto spesso negli adolescenti il disturbo bipolare dell’umore si manifesta con stati misti, in cui è presente un’alternanza del livello dell’umore a cicli rapidi. Questa situazione clinica può essere confusa con un generico disturbo del comportamento adolescenziale, soprattutto in soggetti con elevata irascibilità o comportamento deviante. Infatti gli stati misti possono essere accompagnati da abuso di sostanze e va quindi valutata la differenza da altri disturbi dell’umore con andamento non misto.

Disturbo Bipolare 
Gli sbalzi di umore tipici del disturbo bipolare, nell’adolescente, vanno differenziati da quelli
presenti nelle fasi iniziali di un disturbo schizofrenico. Può anche risultare problematico distinguere il rallentamento depressivo da quello schizofrenico, l’apatia schizofrenica da quella depressiva.
Nonostante questo, attenendosi ai criteri diagnostici del DSM-IV validi per l’adulto, è possibile fare, con una buona sicurezza, la diagnosi di Disturbo Bipolare anche nell’adolescente.

Disturbi dell’Adattamento
In questa situazione clinica i sentimenti di tristezza, solitudine e vuoto che si presentano sono riconducibili ad eventi stressanti chiaramente identificabili. I sintomi devono iniziare a manifestarsi entro tre mesi dall’evento stressante e non avere una durata superiore ai sei mesi. Nei bambini e negli adolescenti questo si manifesta soprattutto con riduzione del rendimento scolastico e difficoltànei rapporti interpersonali. Il lutto è escluso da questo quadro clinico.

Lutto non complicato Un quadro depressivo completo si può manifestare in seguito ad un lutto avvenuto nei tre mesi precedenti. Prevalgono la perdita dell’appetito e di peso, insonnia, difficoltà nelle relazioni sociali, perdita d’interessi e raramente rallentamento psicomotorio. Nel caso di adolescenti e bambini spesso questo avviene come reazione alla perdita di uno dei due genitori.  
Diagnosi differenziale della depressione nell’adolescenza 
Come accennato in precedenza, nell’adolescenza la depressione può essere accompagnata da comportamenti devianti o altra sintomatologia clinica che ne rende più complessa l’identificazione diagnostica. Una di tali complicanze è spesso l’abuso di alcool o di altre sostanze che in molti casi sono assunte a scopo di “automedicazione”, cioè allo scopo di lenire il dolore psicologico provato per qualche frustrazione non elaborata. In questo caso è importante conoscere la storia del ragazzo per capire se i sintomi depressivi siano insorti prima o dopo l’assunzione di sostanze.
Può essere anche non facile la distinzione tra la diagnosi di disturbo borderline di personalità e quella di depressione. Anche in questi casi può aiutare molto la storia del soggetto, il suo modo di rapportarsi nelle relazioni e di agire nei contesti in cui è inserito.

Come riconoscere la depressione nell’adolescente 
Il riconoscimento dei disturbi dell’umore nell’età adolescenziale risulta essere un fattore di prevenzione molto importante per eventuali patologie dell’adulto e per le relative terapie da intraprendere, soprattutto nei casi di disturbo bipolare dell’umore.
Spetta soprattutto ai genitori cogliere i primi segnali del malessere depressivo. Il campanello d’allarme deve suonare quando si manifestano cambiamenti improvvisi e importanti nella vita del ragazzo: crollo del rendimento scolastico, allontanamento dagli amici, chiusura in se stesso, disinteresse per ciò che prima lo appassionava.

Terapia della depressione nell’adolescenza 

Nell’adolescenza la terapia dei disturbi dell’umore tiene conto di un’ottica multifattoriale, nella quale rientra anche la famiglia che va sostenuta con interventi anche psicoeducativi, cioè che spieghino come affrontare il disagio del figlio. Tutto questo deve essere fatto salvaguardando lo spazio individuale di fiducia che il ragazzo ha con il curante perché, se venisse meno, la cura non sarebbe possibile.
E’ anche importante che il curante non svolga azione di “mediatore” tra la famiglia ed il paziente in eventuali conflitti, perché anche in questo caso lo spazio terapeutico del paziente sarebbe compromesso. 
Centro Psicologico Specialistico per l'infanzia, l'adolescenza e la famiglia 

Dott.ssa Anna La Guzza Cell.3311842704  

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di S. Di Salvo, S. Cavalitto e A. Martinetto