DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ ADHD


Il decorso, la frequenza e le cause del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività  
Questa sindrome è circa dieci volte più frequente nei maschi rispetto
alle femmine e colpisce approssimativamente il 4% dei bambini prepuberi. Sopravviene spesso nel terzo anno di età, ma nella maggior parte dei casi è diagnosticata solo al momento dell’inserimento scolastico (6-7 anni). Per quanto riguarda il decorso, il disturbo è relativamente stabile durante la prima adolescenza. 
Nella maggior parte dei soggetti, i sintomi si attenuano durante la tarda adolescenza e l’età adulta, mentre una minoranza presenta ancora i sintomi del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività nella media età adulta. Le cause che portano all’esordio della sindrome di ADHD non sono ancora del tutto chiare e comunque non hanno un aspetto lineare di causa ed effetto. 
A proposito sembra, però, che esista una certa familiarità nella presenza del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Alcune ricerche hanno, infatti, evidenziato una causa genetica visto che studi su gemelli hanno evidenziato che l’ADHD ha un alto fattore ereditario (circa il 75% dei casi). 
L’assenza, tuttavia, di una concordanza al 100% dell’esordio della sindrome nei gemelli omozigoti fa, giustamente, ritenere la presenza concomitante anche di fattori ambientali rappresentati principalmente dall’esposizione al fumo e all’alcol durante la gravidanza e i primissimi anni di vita o da sofferenze determinate da violenze e abusi nella primissima infanzia. Interessante e innovativa è, inoltre, la ricerca apparsa sulla rivista americana Pediatrics sugli effetti sui bambini dell’esposizione alla TV. Le immagini veloci e irreali da essa presentate e visionate per diverse ore nel corso della giornata nei primissimi anni di vita avrebbe infatti il potere di alterare lo sviluppo del cervello.

Maggiori informazioni :
Centro Psicologico Accreditato Amamente
Dott.ssa Anna La Guzza
Cell.3311842704
www.centroamamente.it


A cura della Dott.ssa Katia Carlini.
Bibliografia
-  AA.VV. (1999). DSM IV. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Masson editore.
- Corbo, Marolla, Sarno, Torrioli & Vernacotola (2002). Il bambino iperattivo e disattento. Come riconoscerlo ed intervenire per aiutarlo. Edizione Franco Angeli.
- Cornoldi C., Gardinale M., Pettenò L. & Masi A. (1996). Impulsività e autocontrollo. Edizioni Erickson.
- Cornoldi C., De Meo T., Offredi F. & Vio C. (2001). Iperattività e autoregolazione cognitiva. Edizioni Erickson.
- Fedeli D. (2006). La sindrome di Pierino. Il controllo dell’iperattività. Giunti Editore.
- Giusti E., Montanari C., Iannazzo A. (2001). Psicoterapie integrate. Piani di trattamento per psicoterapeuti con interventi a breve, medio e lungo termine. Masson Editore.
- Kirby & Grimley (1989). Disturbi dell’attenzione e iperattività. Edizioni Erickson.
- Marcelli D. (1997). Psicopatologia del bambino. Biblioteca Medica Masson.
- Marzocchi G.M. (2003). Bambini disattenti e iperattivi. Edizioni Il Mulino.
- Perticone G. (2005). Deficit dell’attenzione iperattività e impulsività: linee guida per la conoscenza e l’intervento. Armando Editore.
http://www.benessere.com/psicologia/arg00/disturbo_deficit_attenzione.htm